Dolceamaro. Gusto, senso, arte
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Si dice che le arti e le scienze contemporanee, naturali o sociali, abbiano venduto l’anima, perlomeno la loro anima moderna, rispettivamente, di un’estetica egocentrica o di una epistemologia sicura di sé. Modernismo di ricambio, che può sopravvivere, al massimo, come argomento buono per il mercato. Come sviluppare il proprio gusto in una situazione così diffusa? Come ricavare un senso specifico in ciascun ambito, se questo c’è? Come diventare – o rimanere – un “amateur d’art” e, per analogia, un “amateur de sciences” (Latour 2006)?
Questa conferenza convoca un pubblico misto, composto da accademici, artisti e aficionados. Nel pomeriggio, discuteranno di pratiche di giudizio in situ, comprese quelle coinvolte nella valutazione dell’arte, nella degustazione di caffè e nel collezionismo musicale. La sera, la conversazione si prolungherà, occupandosi delle diverse circostanze del giudicare – epistemiche, estetiche, ed economiche. Nathalie Heinich (CNRS, Parigi) terrà una lezione sulle arti, le scienze, e i valori, da una prospettiva storico-sociale. Replicheranno Franz Schultheis (UNISG, San Gallo) e Stefano Velotti (Sapienza Università di Roma), aprendo la discussione.
Il titolo della conferenza – “Dolceamaro” ­– si rifà al dipinto più grande di Paul Klee Insula dulcamara (1938) e pone la questione di come scongiurare la sua ironica riproduzione, offrendo la promessa di un momentaneo piacere a Roma, sul colle Aventino e all’Istituto Svizzero, dove la conferenza avrà luogo.

Programma

14.30 – Luogo: Bar Caffè e Musica, largo Giovanni Chiarini 2 (map)

Dopo pranzo: il giudizio estetico, una tavola rotonda
Giolo Fele (Università di Trento), Nathalie Heinich (CNRS, Parigi), Stefano Velotti (Sapienza Università di Roma) e LP Company (Laurent Schlittler & Patrick Claudet, Losanna)

18.00 – Luogo: Istituto Svizzero di Roma, via Ludovisi 48 (map)

Introduzione
Michele Luminati (Istituto Svizzero di Roma)

18.30 Arti, Scienze, e Valori: un approccio storico-sociale
Nathalie Heinich (CNRS, Parigi). Repliche di Franz Schultheis (UNISG, San Gallo) e Stefano Velotti (Sapienza Università di Roma)