Paolo Virno
Virno

Filosofo, ha insegnato Etica della comunicazione presso l’Università della Calabria, attualmente è docente di Filosofia del linguaggio presso l’Università di Roma Tre. A partire dagli anni Settanta è stato redattore di numerose riviste di teoria politica radicale e di filosofia, tra cui “Metropoli”, “Luogo comune”, “Futur Antérieur”, “Derive Approdi”, “Forme di vita”.
È tra gli animatori della Libera Università Metropolitana (LUM) di Roma. Il marxismo eterodosso dell’operaismo italiano e di Walter Benjamin hanno definito il suo iniziale campo di ricerca. Ben presto, poi, si è dedicato a sviluppare, attraverso il confronto serrato con autori quali Ferdinand de Saussure, Ludwig Wittgenstein, John Austin, Émile Benveniste, una originale teoria materialistica del linguaggio. Più di recente, la sua filosofia del linguaggio si è misurata criticamente con le tematiche proposte dall’antropologia filosofica di Arnold Gehlen e Helmuth Plessner, e con la teoria politica e del diritto di Carl Schmitt. Tra i suoi libri: Convenzione e materialismo (Theoria 1986; manifestolibri 2011); Mondanità. L’idea di «mondo» tra esperienza sensibile e sfera pubblica (manifestolibri 1994); Parole con parole. Poteri e limiti del linguaggio (Donzelli 1995); Il ricordo del presente. Saggio sul tempo storico (Bollati Boringhieri 1999); Grammatica della moltitudine. Per una analisi delle forme di vita contemporanee (Derive Approdi, 2002); Quando il verbo si fa carne. Linguaggio e natura umana (Bollati Boringhieri 2003); Motto di spirito e azione innovativa. Per una logica del cambiamento (Bollati Boringhieri 2005); E così via, all’infinito. Logica e antropologia (Bollati Boringhieri 2010); Saggio sulla negazione. Per una antropologia linguistica (Bollati Boringhieri 2013).