Praticare l’interdisciplinarità?
Stati dell’arte
isr2016-praticare-interdisciplinatieta

Workshop Internazionale 10-11 Ottobre 2016
Istituto Svizzero di Roma
via Ludovisi 48

Negli ultimi dieci anni arte e scienza sono state sempre più frequentemente coinvolte per promuovere o rinnovare forme di interdisciplinarità, quest’ultima intesa in senso strumentale, dialogico, oppure sperimentale. Talvolta condotta sotto l’influsso della scienza del momento, talvolta riuscendo ad aprire nuovi campi di ricerca (la ricerca artistica, per esempio), l’«impostazione manageriale delle istituzioni» per quel che riguarda la cooperazione tra arte e scienza ha prodotto diverse costruzioni narrative, parecchie iniziative promettenti e altrettante razionalizzazioni retrospettive, spesso oscillando tra scientismo ed estetica, produttivismo e critica. Ogni intervento locale, così almeno sembra, esige il raggiungimento della propria, specifica razionalità, sia essa molteplice o singola. Le diverse ragioni che spingono all’impegno nella prassi per nuove possibili configurazioni della cooperazione tra arte e scienza devono quindi essere ogni volta rinnovate, se non addirittura riformulate. Questo workshop internazionale riunisce importanti studiosi, artisti contemporanei, e giovani ricercatori (in entrambi i campi) per far fronte all’instabile «nesso tra dire e fare» (Schatzki) nelle collaborazioni tra scienza e arte che vanno sviluppandosi. I principali propositi sono, da una parte, quello di fare un bilancio dei recenti sviluppi di questa cooperazione arte-scienza, facendo emergere alcuni stimolanti paradossi, e, dall’altra, di delineare le sfide per la ricerca futura. Quali sono gli stati dell’arte dell’attuale cooperazione tra arte e scienza? Quali connessioni di fondo restano aperte, se non sono addirittura da aprire, nel campo della cooperazione tra arte e scienza, già ampiamente sviluppato, sebbene spesso in modo frammentario? E inoltre: quali eredità, letterature, e linee di lavoro queste connessioni prolungano, rielaborano e, talvolta, inventano? Queste ed altre questioni inerenti al tema saranno al centro dei lavori del workshop, della durata di due giorni.

Le conferenze sono gratuite e aperte al pubblico. Tutti gli incontri si terranno in lingua inglese e italiana, con traduzione simultanea.

Lunedì 10 ottobre

Lunedì 10 ottobre
Presiede: Philippe Sormani (Istituto Svizzero di Roma)
 
16.00 – 16.10  Saluti di benvenuto
                       Joëlle Comé (Direttrice dell’Istituto Svizzero di Roma)
 
16.10 – 16.30  Introduzione
                       Philippe Sormani (Istituto Svizzero di Roma)
 
16.30 – 17.30  Under investigation: ArtLAB in action
                       Regula Valérie Burri (HafenCity Università di Amburgo)
 
18.30 – 19.30  Interdisciplinarity: Historical Perspectives and Current Positions
                       Georgina Born (Oxford University)
 
19.30 – 20.00  Discussione

Martedì 11 ottobre
Presiede: Guelfo Carbone (Istituto Svizzero di Roma)
 
09.45 – 10.00  Note introduttive
                      Guelfo Carbone (Istituto Svizzero di Roma)
 
10.00 – 11.00  After Kant: Aesthetics and Epistemology
                       Stefano Velotti (Sapienza Università di Roma)       
           
11.00 – 12.00  Discrepancies: Science Galleries, Art Labs and Public Knowledge
                       Mick Wilson (Università di Göteborg)
 
12.30 – 13.30  Musing Over Music Technology: Bent circuits, Art, and STS
                       Trevor Pinch (Cornell University)
 
15.00 – 16.00  Interdisciplinarity and artistic research: where is the “inter” located?
                       Janneke Wesseling (Università di Leida)
 
16.00 – 17.00  A Plea for Experimentation
                       Michael Schwab (Università delle Arti, Zurigo)
 
17.00 – 17.30  Discussione finale

Martedì 11 ottobre